qui e altrove – le straordinarie esistenze di Beppe Francesconi

AF CasaDesign

Via Benedetto Bompiani, 23  –  Roma

qui e altrove

personale di Beppe Francesconi

a cura di Angelo Andriuolo e Francesco Giulio Farachi

18 marzo – 8 aprile 2017

Inaugurazione

sabato, 18 marzo 2017 – ore 18,00

I fondi blu sono la notte, colma di piccoli petali in abito di luce, misteriosa e chiara come l’antefatto di un racconto, come l’attesa di un’entrata in scena. Le tele di Beppe Francesconi, dalla limpida notte, prendono la prodiga vaghezza dello spazio e del tempo, del peso e della misura. In questa dimensione, illimitata, incantante, navigano o aleggiano, si rincorrono o dondolano ai fili di un’altalena, i sogni e le fantasie, le immagini incongrue e fatate dei personaggi inventati, degli animali favolosi, delle metamorfosi strambe, delle esistenze straordinarie, delle immense creature del gioco e dell’avventura. Un mondo d’infanzia si trasfigura in pittura. Francesconi apre e percorre così un territorio immaginifico e simbolico, ambito di associazione e relazione fra le proiezioni fantasmagoriche, ingenue e genuine, dell’interiorità sognante e la realtà delle esperienze e dei sentimenti quotidiani, delle gioie e dolori del mondo e che nel mondo segnano la vita e la crescita di ognuno. L’io interiore, questo essere immateriale e scostante, sempre goffo, o poetico, stralunato, inadatto, ingombrante come un elefante, segue le sue proprie vicende e accompagna la vita, pronto al viaggio o alla permanenza, co-abitante nel “qui” di ogni condizione-circostanza-istante presente, e sollecito nel trasportare la fantasia in qualunque “altrove” in cui si dipani una storia, una fiaba, un’esistenza intera. Le rappresentazioni di Francesconi, la tecnica di figurazione ricercatamente improntata alle immagini dei fumetti, delle illustrazioni infantili, delle iconografie favolistiche, riflettono la consapevolezza di un’umanità possibile, la sua ricerca costante, un’umanità che conservi la freschezza e la curiosità, la capacità di stupirsi e di innamorarsi che è propria dei fanciulli, di quel fanciullo chiuso nascosto assopito in ognuno di noi. Qui e in ogni altro altrove.

fgf

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