“ARTE ITALIANA DEL TERZO MILLENNIO” il volume di FULVIO CHIMENTO
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“ARTE ITALIANA DEL TERZO MILLENNIO”
ALLA SCOPERTA DELLA SCENA ARTISTICA IN ITALIA DEI PRIMI ANNI 2000
Nel volume, in uscita da metà gennaio, alcuni dei maggiori protagonisti del panorama artistico italiano conversano sulle tendenze e le principali oscillazioni del gusto dell‚arte contemporanea
Milano, 15 gennaio – 37 interviste – realizzate dal curatore e critico d’arte Fulvio Chimento (Roma, 1979) tra il 2011 e il 2013 – in cui artisti, curatori, critici, docenti universitari, galleristi, direttori di museo e di riviste d’arte contribuiscono con il proprio punto di vista a creare una chiave di lettura sull’arte contemporanea.
Arte italiana del terzo millennio, in uscita in questi giorni, fornisce uno spaccato sul presente e il futuro della nostra nazione, uno “spazio culturale aperto”, che accoglie personalità, stili e spunti differenti, talvolta contrastanti, sul modo di “vivere” e “pensare” i primi anni del nuovo secolo. Analizzare con lucidità il presente, infatti, rappresenta da sempre la sfida più complessa per chi tenta di riconoscere e interpretare i processi culturali, di cui l’arte contemporanea è sicuramente uno degli indici guida: una nuova fioritura in campo artistico passa attraverso un miglioramento complessivo della società in essere e un confronto serrato, e su più livelli, all’interno (e all’esterno) del mondo culturale italiano.
Tra i contributi si segnalano quelli di Gillo Dorfles, Wainer Vaccari, Renato Barilli, Enzo Cannaviello, Emilio Isgrò, Andrea Chiesi, Franco Guerzoni, Walter Niedermayr, Nico Vascellari, Davide La Rocca, Umberto Chiodi, Chiara Pergola; i direttori del Mart (Rovereto), del Castello di Rivoli (Torino), della Galleria civica (Modena); alcuni docenti delle più prestigiose università italiane; i responsabili di importanti gallerie d’arte di Roma e Napoli; i direttori di riviste d’arte di settore.
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Arte italiana del terzo millennio. I protagonisti raccontano la scena artistica in Italia dei primi anni 2000 di Fulvio Chimento
Mimesis Edizioni, Milano, 2013
245 pagine, di cui 19 illustrate a colori
Formato cm 14×21; prezzo 20 Euro
In copertina: Davide La Rocca, Irene RGBp3 (particolare); olio su tela; cm. 70×50
Editor: Antonella Malaguti
Il volume contiene anche un’introduzione critica dell’autore (Il presente è già futuro) e un contributo del giornalista Sebastiano Colombini (Intervista: l’utile imperfezione), mentre la prefazione è firmata dal professor Guido Bartorelli (Mi interessa la verità), che si occupa di avanguardie del primo Novecento all’Università di Padova.
“Arte italiana del terzo millennio pone questioni essenziali a chi ha competenza, sapere, estro, ma non necessariamente padroneggia il linguaggio della comunicazione. I lettori vengono informati su tendenze, programmi, prospettive e soprattutto sono aggiornati sul loro futuro di fruitori dell’arte. Si pongono domande agli autori di un’opera e si scopre quali sono le intenzioni, le ispirazioni, le motivazioni che ne sono all’origine. Si pongono domande a chi ha vissuto un’esperienza non comune e, attraverso le risposte, una parte di quell’esperienza può diventare collettiva”.
Sebastiano Colombini
“Il volume […] offre al lettore non tanto una teoria, quanto un tuffo nel bel mezzo del lavoro di tante persone, un lavoro che è certo anche di natura squisitamente teorica. Di teoria, quindi, oltre che di pratica, ce n’è molta, o meglio molte, le quali, emergendo di volta in volta dalle singole conversazioni, possono permettersi il reciproco disaccordo, la contraddizione, la frammentarietà. Si capisce bene come, così facendo, Chimento utilizzi l’intervista per quella che è forse la sua modalità più proficua e originaria, ossia la modalità schiettamente documentaria, o più ancora “giornalistica” nel senso più nobile: interrogare i protagonisti dell’attualità sul loro operato, incalzandoli con domande capaci di farne emergere le ragioni profonde, fino a condurli al fatidico “cos’è l’arte?”, e poi “a cosa serve?”, “quale la sua funzione?” e così via”.
Guido Bartorelli
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Nato a Roma nel 1979, Fulvio Chimento si laurea in Arte Moderna all’Università di Pisa. Nel 2009, grazie al progetto espositivo site-specific Risk-Art! (allestito presso le ex Fonderie Riunite di Modena), è uno dei vincitori del concorso per critici A cura di…, indetto dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero dei Beni Culturali. Nel 2010 si segnalano le sue collaborazioni con le riviste d’arte Arskey e DROME magazine; nello stesso anno cura, in collaborazione con Antonella Malaguti, la VII edizione di Gemine: Muse per il Comune di Modena e il Premio Starting Point per conto dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, presso il Museo Carlo Zauli di Faenza. Nel 2012 organizza la collettiva Tele-Visioni: 11 artisti indagano il piccolo schermo, presso Martino Design e Galleria Fantomars Arte Accessibile a Bologna. Nel 2013 si segnala l’esposizione estemporanea Art Mob a Reggio Emilia, presso lo Spazio Icarus, e l’organizzazione di un programma di residenze d’artista “Italia-Oriente” presso l’International College of Yoga di Corinaldo (An), al quale prendono parte: Umberto Chiodi, Valerio Giacone, Jean-Baptiste Maitre, Chiara Pergola.
Nel 2012 è ideatore e sceneggiatore del progetto video “Spazio Arte”, che mira alla creazione di un archivio filmico sui principali artisti contemporanei italiani; tra i documentari realizzati si segnalano: Impossibili restauri (relativo a Franco Guerzoni, 2012), Kali Yuga (relativo ad Andrea Chiesi, 2012), Come una cover (relativo a Wainer Vaccari, 2012). La proiezione in anteprima dei primi tre cortometraggi del progetto è avvenuta nel luglio 2013 presso la Galleria civica di Modena. Dal 2012 collabora con la Fondazione Fotografia di Modena, in ambito del Master di Alta Formazione sull’Immagine contemporanea.
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